Come eliminare la cellulite? La cellulite è un’alterazione dell’ipoderma con ipertrofia delle componenti connettive e adipose. In questa malattia del connettivo si ha un’alterazione dell’equilibrio dei sistemi venoso e linfatico che provoca un rallentamento del flusso ematico e una stasi di liquidi negli spazi intercellulari.

  1. Inquadramento omotossicologico
  2. I 4 stadi della cellulite: la diagnosi
  3. I rimedi contro la cellulite
  4. Link utili

L’ipoderma o tessuto connettivo sottocutaneo è lo strato più profondo e più spesso della cute ed è il tessuto in cui si svolgono alcune funzioni per proteggere i tessuti più profondi da eventuali traumi, a limitare la dispersione termica e a mantenere il bilancio calorico.

Nell’ipoderma è depositata la riserva energetica dell’organismo: il pannicolo adiposo che, per assolvere correttamente le sue funzioni, deve essere ben vascolarizzato e il flusso micro circolatorio deve essere ottimale.

 

Inquadramento omotossicologico

In accordo con la dottrina omotossicologica, la cellulite è inquadrabile inizialmente come fase di infiammazione che può evolversi in fase di deposito e quindi in fase di impregnazione.

Le fasi di deposito godono di una prognosi favorevole; le tossine sono ancora localizzate a livello mesenchimale (matrice extra-cellulare), gli enzimi cellulari non son stati compromessi e la cellula non sembra degenerata.

A volte il fisiologico e compensatorio sequestro di tossine a livello connettivale è insufficiente e l’organismo, “assalito” dalle tossine, espande la sua fase di deposito fino ad arrivare alla fase di impregnazione, un evento che indica il progressivo e patologico accantonamento di tossine nell’organismo.

 

I 4 stadi della cellulite: la diagnosi

Cellulite 1 stadio: cellulite edematosa

Caratterizzato dalla presenza di edema dovuto al ristagno di liquidi nel tessuto e all’accumulo di grassi e acqua nelle cellule a causa di un’iniziale alterazione della permeabilità capillare.

La cute è ancora tesa ed elastica ma si comincia ad avvertire sensazione di pesantezza agli arti.

 

Cellulite 2 stadio: cellulite edematosa avanzata

Caratterizzata da progressivo accumulo di scorie metaboliche, l’aspetto della cute è a buccia d’arancia e per l’accumulo adiposo vi è una perdita parziale dell’elasticità della cute.

 

Cellulite 3 stadio: cellulite fibrotica

A causa del cattivo drenaggio linfatico e dell’insufficiente ossigenazione cellulare, inizia a comparire la fibrosi del tessuto, gli adipociti rimangono nei tessuti circostanti ed inizia il processo di fibrosi reattiva con formazione di micronoduli che si avvertono al tatto.

L’epidermide assume un colorito spento e i sintomi evidenti sono: cattiva ossigenazione, fragilità vasale e difficoltà a smaltire i grassi e la cute può risultare fredda e dolente alla palpazione.

 

Cellulite 4 stadio: cellulite fibrotica avanzata

Vi è un significativo rallentamento del flusso sanguigno e linfatico, con aumento dei noduli e dolore al tatto. La fibrosi iniziale si trasforma in sclerosi dei tessuti dove sono ingabbiati in grossi ammassi duri (formazione di macronoduli) i micro noduli dello stadio precedente.

Appaiono ematomi con manifestazioni di fragilità capillare la superficie cutanea presenta il tipico aspetto a materasso causando insufficienza circolatoria, la palpazione suscita dolore e la pelle, se viene compressa, rimane una fovea che scompare dopo alcuni secondi.

 

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Come eliminare la cellulite. Medicina Estetica.

 

I rimedi contro la cellulite

Strategia terapeutica integrata

La prima cosa da fare per combattere la cellulite consiste nella disintossicazione dell’organismo attraverso un regime alimentare integrato che rispetti la biochimica della nutrizione per evitare un ulteriore sovraccarico tossinico.

Quindi un’appropriata attività fisica e insieme al controllo dietologico si deve impostare una terapia orale di drenaggio che attivi i meccanismi disintossicanti a livello connettivale e il sostegno degli emuntori fisiologici con appropriati farmaci omotossicologici.

Un trattamento biomesoterapico della cellulite avrà maggiore successo; anche una terapia topica cosmeceutica può raggiungere ottimi risultati come l’impiego della tecnica massoterapica può contribuire al mantenimento dei risultati acquisiti.

 

Trattamento biomesoterapico

Il trattamento biomesoterapico prevede l’utilizzo di un cocktail di farmaci in base allo stadio ed alle caratteristiche della cellulite presentata dalla paziente, in cui vengono miscelati tra loro in un’unica siringa e iniettati secondo le varie tecniche della mesoterapia.

Nel protocollo devono essere presenti farmaci per l’apparato circolatorio, il drenaggio del connettivo, il riequilibrio del sistema endocrino, la lipolisi e nel caso del terzo e quarto stadio, per la rivitalizzazione e il rassodamento dei tessuti.

 

Terapia orale

In base alle condizioni della paziente è opportuno predisporre una buona terapia orale per mobilizzare le tossine accumulate a livello connettivale e favorirne l’escrezione tramite la via renale o epato-biliare.

Si attua un protocollo di drenaggio connettivale ed emuntoriale associata a una terapia Anti Age attraverso due medicinali che offrono sostegno alla disintossicazione cellulare e alla circolazione venosa e linfatica.

Questi protocolli devono essere da accompagnamento al trattamento biomesoterapico per tutta la sua durata.

 

Terapia topica cosmeceutica

La terapia topica cosmeceutica svolge un’azione complementare di rassodamento, rigenerazione e protezione dall’invecchiamento della pelle favorendo la tonificazione delle gambe, migliorando la circolazione e donando una piacevole sensazione di leggerezza.

 

Terapia nutraceutica

Per ottenere i massimi risultati bisogna associare uno stile di vita sano e corrette abitudini alimentari al trattamento di tipo farmacologico. Un’adeguata alimentazione equilibrata e bilanciata contribuisce a ridurre la pesantezza, gonfiori degli arti e cellulite, causati dal rallentamento del circolo venoso.

È sempre consigliabile consumare molta acqua: un litro e mezzo è la quantità da assumere ogni giorno per favorire la diuresi ed eliminare le sostanze di rifiuto. Da evitare alimenti che affatichino il fegato, compromettendo la sua azione disintossicante.

È da preferire alimenti ad alto contenuto di fibre, di vitamine e altre sostanze antiossidanti. Insieme all’alimentazione corretta può essere utile un’integrazione con complementi nutrizionali e farmaci omotossicologici drenanti.

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Dott.ssa Roberta Antonutti - Medico Chirurgo

Dott.ssa Roberta Antonutti – Ghirurgia Generale – Ronchi dei Legionari (GO)

 

 

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